La mano destra del violinista
Sin dal 2001, il mio lavoro musicologico mi ha condotto allo studio della storia del violino in Italia nel XVII secolo, approfondendone la prassi esecutiva. In particolare quella legata alla mano destra, cui spetta luso dellarco che è il tramite espressivo del violinista: è con quello che egli parla, racconta, recita, pronuncia
Il presente documentario, della durata di 180 min., presenta lesito della mia indagine, guidando il musicista e il musicofilo alla scoperta delle più stravaganti invenzioni, bizzarrie e peculiarità della pratica violinistica italiana di cui abbondano le opere di celebri compositori tra i quali Biagio Marini, Marco Uccellini e Arcangelo Corelli. Inoltre, per la prima volta, vengono offerti saggi della creatività violinistica di autori poco noti come ad esempio Tomaso Pegolotti, Ipolito Boccaletti, Giuseppe Colombi, Bartolomeo Montalbano e tanti altri. I preziosi tesori del repertorio barocco italiano sono restituiti grazie alle caleidoscopiche inflessioni del lussureggiante archetto del violinista Stefano Montanari, capace di raggiungere un equilibrio ideale tra ciò che è fissato sulla pagina e quello che da essa si traduce in suono mediante larte effimera dellimprovvisazione sottesa al linguaggio violinistico dellepoca.
Diviso in sei sezioni - ognuna delle quali articolata in vari capitoli - questo documentario rivela una considerevole quantità di informazioni inedite, derivate da anni di ricerche nelle varie biblioteche, fornendo al musicista una dovizia di informazioni utili a guidarlo nel repertorio italiano del XVII secolo: documenti originali e rari (sovente veri e propri unica), interviste a specialisti, citazioni da opere teoriche, riproduzioni di quadri e di affreschi che illustrano le differenti forme di archetto e la loro tenuta.
La prima parte, intitolata Introduzione, presenta i quattro luoghi di Bologna ove è stato realizzato: la basilica di San Michele in Bosco, lAccademia Filarmonica, lOratorio della Vita ed infine la Biblioteca di Padre Giovanni Battista Martini. Perchè Bologna? Perché nel XVII secolo, la città petroniana fu testimone di unintensa vita musicale accogliendo numerosi compositori e violinisti. Ed inoltre, perchè a Bologna Martini realizzerà una delle più importanti collezioni al mondo di partiture del XVI e del XVII secolo, un tesoro che accoglie la più parte delle fonti della musica violinistica stampata nel Seicento.
La seconda parte propone una breve Storia articolata in quattro capitoli nei quali vengono esposti i vari aspetti della costruzione del violino e del suo archetto, analizzandone le peculiarità in relazione al violino «moderno». Sono inoltre esplorate le risorse, ma anche i limiti tecnici, della tipografia a caratteri mobili - metodo di stampa in uso nel XVII secolo - e quanto concerne limprovvisazione o larte di passeggiare e diminuire.
Segue un Concerto di 40 min. che propone una decina di brani ordinati cronologicamente, dal 1610 al 1700, coi quali si possono comprendere le differenti prassi esecutive e assimilarne lo stile, prima di procedere allanalisi degli aspetti tecnici contenuta nella seconda metà del documentario.
Le tre successive sezioni sono rispettivamente dedicate allArticolazione, allOrnamentazione e alle altre pratiche esecutive. Vi sono svelati i segreti dellarte dellarchetto nei diversi capitoli: Legato, Portato, Sciolto, Spiccato, Staccato - senza trascurare il Semicerchio, simbolo darticolazione sino ad oggi ignorato - Tremolo, Affetti, Puntato, Groppo, Trillo, Ribattuta, Scordatura, polifonia, dinamica e, per finire, le multiformi «imitazioni». Questa parte, della durata di ca. 90 min., approfondisce i segreti della tecnica violinistica italiana del XVII secolo, esplorandone ogni aspetto grazie al confronto delle fonti (partiture e trattati) e fornendone la traduzione sonora con numerosi esempi tratti dalle ultime testimonianze di un repertorio praticato quasi quattrocento anni fa.
Constance Frei (Trad. Andrea Macinanti)
Pour la première fois lémergence du violon en Italie est traitée sous la forme dun cours vidéo de trois heures qui regroupe un grand ensemble de documents audio visuels retraçant lhistoire de linstrument emblématique de la musique classique au XVIIè siècle.
Un document exceptionnel, à la fois exigeant et accessible, qui, à travers létude et la restitution de partitions oubliées, la mise à disposition de documents inédits, et les formidables interprétations de Stefano Montanari, permet de redécouvrir le langage violonistique baroque.
Remarquable mise en lumière dune période capitale de lhistoire de la musique occidentale, ce cours vidéo réalisé par la musi cologue Constance Frei, convient tant aux violonistes quaux passionnés de lhistoire de la musique classique, car dévoile les processus historiques et musicologiques qui ont fait du violon linstrument soliste par excellence.
Patrick FRÉMEAUX
DVD
Duración: 180min
Idioma: Italiano V.O. / Francés
Subtítulos: Inglés